Meccanica, investimenti 2019 al palo. E chiede misure per export e 4.0
Cresce, ma a passi misurati, la meccanica varia italiana, secondo i dati di preconsuntivo 2018 diffusi da Anima nella sua assemblea a Milano. Ma nel 2019 investimenti al palo. Tanto che il presidente, Marco Nocivelli lancia un «Manifesto» per chiedere provvedimenti mirati su energia, export, made in Italy, ambiente, infrastrutture e trasporti.
Premiare con più coraggio chi investe in Industria 4.0 soprattutto in ottica “ambientale”, defiscalizzare l’assuzione di export manager con contratti biennali e le spese in know how connesse ad andare all’estero. Rivedere il Codice dei Contratti, anche per semplificare il sistema degli appalti. Nei giorni in cui si mette a punto il difficile equilibrio della prossima Manovra Finanziaria, Anima – l’Associazione della meccanica varia – ha presentato, al governo il Manifesto della Meccanica con richieste mirate su energia, export, made in Italy, ambiente, infrastrutture e trasporti.
Obiettivo, ha spiegato il presidente di Anima, Marco Nocivelli «fare in modo che le istituzioni si occupino di dare un nuovo slancio al settore. Le proposte si basano sulle esigenze degli imprenditori della meccanica e sulle statistiche».
Il Piano Industria 4.0 è stato «il riferimento per le politiche di investimento delle imprese — ha sottolineato Nocivelli – il vero punto di forza è aver individuato un obiettivo strategico, come l’integrazione delle tecnologie innovative, la trasformazione digitale delle imprese e aver messo in campo un pacchetto di strumenti coordinati: investimenti innovativi, finanza, competenze, infrastrutture di rete. Confidiamo che il governo dia continuità alle misure, anche con una rimodulazione degli interventi in chiave di innovazione e sostenibilità, e auspichiamo che il Piano possa avere un orizzonte temporale di almeno tre anni, che permetta un contesto stabile per la programmazione degli investimenti».
Fonte: il sole 24 ore